COSA FARE A PUTIGNANO

Saltellare di festa in festa, di giovedì in giovedì, di sfilata in sfilata.
Aprire con i cippon delle Propaggini e chiudere con i 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni.
Luci accese, riflettori puntati, coriandoli nell’aria: Putignano è pronta per il Carnevale. Pronta ad accogliere fedeli visitatori e semplici curiosi, vicini di passaggio e forestieri arrivati da lontano.
Una città da scoprire lentamente, da assaporare davanti a un buon calice di vino, da vivere tra i vicoli, i tavoli delle locande e il suo straordinario mondo sotteraneo. Il profumo di ragù nell’aria, il silenzio della controra, le campane e quella dimensione intima e familiare tutta pugliese.

C’È COSÌ TANTO DA VEDERE E DA SCOPRIRE

A SPASSO NEL CENTRO STORICO DI PUTIGNANO

Il centro storico è sicuramente il luogo ideale da cui partire per una passeggiata alla scoperta della città.
Il luogo ideale in cui perdersi, vagando senza meta nel labirinto degli stretti vicoli tortuosi incastonati nel lastricato di chianche bianche.
Il luogo ideale in cui sognare, oltrepassando romantici archi ed esplorando suggestive corti celate dietro antichi portoni in legno.

Percorrendo la “chiancata”, la lunga strada che in passato univa le due porte d’accesso alla città (Porta Barsento e Porta Grande), si raggiunge Piazza Plebiscito, il cuore pulsante del bellissimo centro storico di Putignano. Uno spettacolo a 360 gradi, su cui si affacciano la Chiesa Madre di San Pietro Apostolo, splendido esempio di romanico pugliese; il Palazzo del Balì, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta oggi sede del Museo Civico, tappa assolutamente imperdibile; il Sedile, per secoli sede del governo cittadino.
La visita prosegue in direzione della Chiesa trecentesca di Santa Maria la Greca, luogo in cui dal 1394 sono custodite le preziose reliquie di Santo Stefano e una bellissima effigie bizantina della Vergine.
Appena fuori dal centro storico, nei pressi di Porta Barsento, troviamo il Convento seicentesco di San Domenico. La facciata barocca apre a un interno decorato da eleganti stucchi e notevoli arredi sacri, tra cui un bel pulpito in legno dorato.

PUTIGNANO SOTTERRANEA

Grotta di Putignano (Grotta del Trullo)

Tutto intorno è un tripudio di mandorli, fichi e ulivi; una campagna che, tra infinite sfumature di colore, accompagna l’avvicendarsi delle stagioni. Qui la natura ha disegnato e ridisegnato il territorio in modo davvero stupefacente, dando vita ad eccezionali fenomeni carsici: ne è un esempio la meravigliosa Grotta del Trullo, un tesoro sotterraneo di stalattiti e stalagmiti scintillanti dalle forme disparate e dai colori straordinari, rinvenuto per caso nel 1931 ed oggi meta di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

L’entrata è protetta da un trullo costruito nel 1935, perfetta unione tra natura ed intervento umano; una scala a chiocciola di 45 gradini, progettata dall’ingegnere Gaetano Palmiotto, consente di accedere comodamente alla grotta, regalando dall’alto una maestosa panoramica.
La Grotta del Trullo, circondata da un piccolo bosco di querce, è facilmente raggiungibile in pochi minuti di cammino dal centro di Putignano.

San Michele in Monte Laureto

Dalla Grotta del Trullo a San Michele in Monte Laureto, il passo è breve.
Difficile rendere l’estrema bellezza di questo suggestivo santuario rupestre completamente scavato nella roccia, a circa 3 km da Putignano, inserito nell’itinerario della via Francigena del Sud e fondamentale tappa di pellegrinaggio micaelico.

Vi si accede attraverso una scalinata che accompagna in un’unica grande cavità: sopra, un soffitto di stalattiti e stalagmiti; di fronte, un altare con l’imponente statua di San Michele; ai lati, le edicole affrescate. Una luce particolare e un silenzio interrotto solo dallo stillicidio sulla roccia, gli conferiscono un’atmosfera mistica e raccolta. Imperdibile.

COSA VISITARE VICINO PUTIGNANO

Putignano può essere la base da cui partire alla scoperta della Murgia dei Trulli, tra il rosso della terra, il verde degli ulivi e il bianco delle masserie, accompagnati dai caratteristici muretti a secco.

L’itinerario non può prescindere dalle vicine e ben note Grotte di Castellana, dalle gnostre e i tetti a pignon di Noci, dai trulli di Alberobello, dagli archi di Gioia del Colle; e ancora, l’Oasi Naturalistica Barsento e il Parco archeologico di Monte Sannace.
Il tutto condito dal sapore e dai profumi dei piatti tipici di questa terra, sapiente unione di tradizione, tipicità e semplicità.